Come siamo arrivati a oggi?
Forse le parole di una cara amica, Maria Mensitieri, sono il modo migliore per descrivere la storia di questa iniziativa:
“Desidero raccontarvi la storia che ci ha condotto fin qui e che fino ad ora, forse, non vi abbiamo raccontato bene, passo dopo passo. Questo ci può aiutare a comprendere meglio e a prendere le decisioni che riguardano la genesi di questo progetto, in modo democratico, costruttivo e soprattutto sereno, perché tutto ciò che viene fatto per amore e rispetto dell’essere umano deve avere queste attenzioni.
ECCO COME E’ NATO IL TAVOLO DI LAVORO
La scorsa estate (anno 2008) vengo contattata telefonicamente da Florinda Leo del Centro Solidarietà di Genova, che cercava informazioni di un gruppo Ama per l’elaborazione del lutto. Lei si era inizialmente rivolta all’Ama di Trento, che conosceva, e le era stato segnalato il mio gruppo, che, grazie a loro, era stato inserito in una mappatura nazionale (il mio è solo un gruppo di auto mutuo aiuto, non è un’associazione; è nato per mia volontà, come risposta al tipo di volontariato che svolgo da più di dieci anni in ospedale a Savona, con accompagnamento ai morenti ed ai loro cari dopo, quando il vuoto della separazione resta da colmare!).
Dalla nostra conversazione telefonica è nato il bisogno, da subito condiviso, di arricchirci anche noi, in Liguria, di un’Associazione Ama che ci aiutasse a fare una mappa completa e in costante aggiornamento dei gruppi esistenti, che desse le strutture e l’organizzazione per un coordinamento concreto, che facilitasse la visibilità di tutte le nostre realtà, che sostenesse la nascita di nuovi gruppi, che approntasse percorsi di formazione. Soprattutto abbiamo condiviso il fatto che da soli non si và molto lontano e cosa non sempre scontata “l’unione fa la forza!”
Florinda ha parlato di questo ”nostro progetto” con Roberto Buzzi e con Paolo Merello, suoi colleghi del Centro Solidarietà di Genova, e sono stata invitata a Genova, dove ho avuto la possibilità di raccontarmi e vedere cosa si poteva fare insieme.
Abbiamo cominciato a partecipare insieme (prima ci andavo da sola) ai tavoli di lavoro che vedevano coinvolti alcuni gruppi Ama coordinati dal dott. Macario ed è stato in queste occasioni che abbiamo capito che il lavoro prezioso che fino a qui era stato fatto poteva essere una base di partenza.
Per questo l’intenso lavoro di mappatura realizzato da COPEALI ha rappresentato una solida piattaforma su cui innestare le acquisizioni di gruppi nuovi sorti nel frattempo in tutta la Liguria, aggiornare i cambiamenti intervenuti in quelli già esistenti e stralciare quelli non più attivi. Il tutto introducendo l’idea di un sistema ancorato anche allo strumento del database informatizzato.
In questa occasione si è deciso di dividere la nostra regione in tre parti e l’Associazione Mondo di Holden nella persona di Agnese si è occupata della mappatura della zona di La Spezia, Il Centro di Solidarietà ha permesso a Florinda, Roberto e altre persone che sono state impegnate, di occuparsi della mappatura di Genova ed io che mi sono occupata di trovare i gruppi di Savona e ponente ligure.
Ore ed ore di lavoro, ma con entusiasmo, culminate nella convocazione dei gruppi del ponente e di Savona a settembre 2008 e dei gruppi di Genova a novembre dello stesso anno, per chiedere a tutti, dopo aver avuto il dono della conoscenza reciproca, se volevamo camminare insieme, se ci interessava avere un’Ama a monte dei nostri gruppi, anzi al nostro fianco!
Quindi il lavoro è stato molto impegnativo, ma estremamente importante, perché ha dato vita oltre ad un’importante mappatura dei gruppi della nostra regione (sicuramente non li avremo scovati tutti!) anche alla nascita dell’intervisione fra i gruppi di Savona e ponente, cosa che non esisteva, creando una preziosa rete di collaborazione.
In seguito alla fase di mappatura e degli incontri con i gruppi territoriali, si è formato un gruppo di lavoro, composto da diverse persone e diverse realtà, accomunate tutte da questo desiderio di realizzare un nuovo soggetto associativo. Il gruppo si è riunito nel corso della primavera e dell’estate 2009 per dare forma a un modello di statuto che fosse coerente con il progetto e che fosse di ampio respiro. Lo statuto, dopo intense discussioni, è stato definito nella sua attuale veste. Ora abbiamo il compito forse più arduo e cioè di portare a compimento effettivo tutte le idee e gli ideali in qualcosa che le faccia vivere nella concretezza.
Adesso c’è bisogno di tutti! Perché questa possa diventare una realtà al servizio di molti e da molti possa ricevere un quotidiano impulso.
Questa che vi ho scritto non è una bella favola, ma la realtà che ci ha fatto conoscere ed incontrare per poter camminare insieme.
Ecco, tutto qui, a questo punto, quando ci incontreremo nei prossimi incontri, democraticamente ed insieme decideremo cosa scrivere nell’atto costitutivo, questo scritto che vi invio è ben lungi dall’avere desiderio di protagonismo, ma è inviato per serietà e conoscenza dei fatti da condividere con tutti.
Arrivederci a tutti!
Genova, 30 settembre 2009
Maria Mensitieri
E tutto il gruppo costitutivo